Ha una penna felice David Lagercrantz. Lo dimostra il suo “La caduta di un uomo”, pubblicato per la prima volta in Svezia nel 2009 ed uscito in Italia (per Marsilio) e nel resto d’Europa nel 2016, sulla scia del clamore mediatico che ha accompagnato la decisione di affidare a lui il quarto capitolo della sega Millenium, la strabiliante serie nata dalla fantasia del prematuramente scomparso Stieg Larsson. Pochi mesi fa, infatti, Lagercrantz, ha firmato “Quello che non uccide”, nel quale prosegue la storia di Kalle Blomkvist. E tra il libro di cui parliamo oggi e Millenium, c’e in mezzo anche Io, Ibra, la biografia del calciatore svedese Zlatan Ibrahimovic. Due prove che avranno convinto eredi e casa editrice ad affidare a lui i destini di Kalle Blomqwist e Lisbeth Salander.

Anche “La caduta di un uomo” è una sorta di biografia: racconta infatti di Alan Touring, scienziato è matematico inglese da tutti considerato pioniere dell’informatica e dell’intelligenza artificiale. Le sue capacità furono sfruttate durante la Seconda Guerra Mondiale per decifrare i messaggi in codice utilizzato dai nazisti. Ma il peso di quel segreto e la condanna per omosessualità furono impossibili da sopportare per Turing, che si suicidò nel 1954 ad appena 41 anni. Ed è proprio dalle strane circostanze della morte che prende spunto il romanzo di Lagercrantz.

Il racconto dell’indagine – tra fatti reali, verosimili e immaginati – si dipana lungo almeno tre direttrici. La trama poliziesca appunto; lo spaccato dell’Inghilterra degli anni Cinquanta e della considerazione dell’omosessualità; soprattutto la personalità del giovane ispettore Leonard Corell, uomo complesso e sfaccettato. Conducendo l’indagine, scopriamo in lui timidezza e goffaggine, ma anche sogni di gloria e capacità di analisi, coraggio e sfrontatezza. L’alternarsi di emozioni e stati d’animo corrisponde all’incedere dell’inchiesta, all’entrare in una sorta di sintonia con Turing e a superare stereotipi su genio e omosessualità. Alla fine è attraverso Corell che Lagercrantz riesce a offrire uno spaccato credibile sia della società inglese del dopoguerra (raccontato con precisione didascalica) che della personalità libera e anticonformista di Turing, consapevole ma non pentito della sua diversità.

“A volte mi chiedo – scrive lo scienziato in una lettera ad un amante – se vogliamo cancellarmi, togliermi di mezzo. Del resto, cosa sono diventato per quelli ai quali ho reso i miei servigi? Nient’altro che un anello mancante, una persona che pensava giusto ma desiderava sbagliato”.

Autore: David Lagercrantz
Titolo: La caduta di un uomo
Editore: Marsilio
Anno: 2016