Oggi, giovedì 10 settembre, alle 15.30 al Festivaletteratura di Mantova presso il Teatro Ariston avrà luogo l’incontro “La vita dal finestrino di un treno” con il giornalista Massimo Vincenzi e finalmente in Italia la scrittrice Paula Hawkins che parlerà del suo best seller: La ragazza del treno (Piemme).

Best seller in America e in Inghilterra, opera d’esordio che ha battuto ogni record in termini di copie vendute e ora fonte di ispirazione per la Dreamworks che vuole trarne un film.

Dopo una premessa del genere chiunque si sentirebbe invogliato a leggerlo. Eppure l’ho scelto per un altro motivo: il treno.

Fin da subito ho assaporato le descrizioni brevi e veloci dei paesaggi in movimento e i rumori a me familiari della vita da pendolare: il sali e scendi dei passeggeri, il fischio del controllore, lo stridere delle ruote e il vociare confuso della gente. Mi sono immediatamente identificata con le sensazioni della protagonista Rachel.

Una donna fragile sui 30 anni che a causa di un trauma ha iniziato a bere, diventando schiava dell’alcool e allontanando da sé gli amici e il marito.

Rachel ha perso in una sola volta l’uomo della sua vita e il lavoro. Eppure si ostina a prendere ogni mattina e ogni sera il treno che la conduceva nel suo ufficio. Perché? Perché le piace essere cullata dal lento dondolio del vagone, osservando i luoghi di una Londra periferica. Soprattutto in corrispondenza di una fermata, ama immaginare la vita di una coppia seduta in veranda che osserva dal finestrino. Ha persino dato un nome ai due amati: Jess e Jason.

La sua vita scorre monotona, intervallata solo dalle sue fantasie durante i viaggi in treno, finché un giorno affacciandosi verso la loro casa vede qualcosa di diverso che le distrugge per sempre la sua idilliaca idea dell’amore perfetto.

Un grave incidente accadrà poco dopo quell’evento e Rachel inevitabilmente si troverà nel posto sbagliato nel momento sbagliato.

Purtroppo, anche quella sera aveva alzato il gomito e per questo non riuscirà a ricordarsi ciò che ha detto o fatto in quella terribile notte. Vuole far riemergere le scene ma la paura e la rabbia è tale da nasconderli. Almeno all’inizio… a tratti riaffioreranno ma mai come e quando vorrebbe lei.

Da lì in poi le vicende saranno concatenate in modo così precisamente frammentato che il lettore dovrà necessariamente concentrarsi ed evitare di distrarsi per poter capire cosa stia realmente accadendo.

La maestria della scrittrice è davvero notevole. Nonostante i molteplici salti temporali e i rapidi cambi di narrazione, crea un filo conduttore che li avvolge uno ad uno. Un thriller sapientemente costruito che merita di essere e di restare ai primi posti in classifica.

Titolo Originale: The girl on the train
Editore: Piemme
Autore: Paula Hawkins