Nato in provincia di Trento nel 1950, Mauro Corona cresce a Erto, in Friuli, dove nel 1963 assiste in prima persona al disastro del Vajont. Sebbene la sua famiglia sia miracolosamente riuscita a salvarsi, l’intensità della distruzione segnò profondamente il giovane Mauro, al punto da diventare oggetto del libro del 2006 Vajont: quelli del dopo.
Nel romanzo, l’autore diventa portavoce di vittime e sopravvissuti, evidenziando la frammentazione del paese di Erto, la perdita di storia e cultura, il rancore per l’assenza di un riconoscimento adeguato da parte dello stato e l’angoscia che ancora tormenta chi quella notte si è salvato.
Dopo le peripezie scolastiche, in cui è già evidente sia il suo spirito ribelle che l’amore per la lettura, e il servizio militare negli alpini, va a lavorare nelle cave di marmo. A metà degli anni Settanta, Renato Gaiatti scopre il suo talento passando per caso davanti al suo studio e acquista tutte le sue statuine.
È l’inizio di un percorso che gli permetterà di perfezionare le tecniche apprese dal nonno con uno dei più importanti scultori italiani della seconda metà del Novecento, Augusto Murer.
L’arrampicata e la lettura sono due passioni di Corona fin dalla più tenera età. Le lunghe passeggiate in mezzo ai boschi con il nonno instillano in lui l’amore per la natura e la montagna: scala la sua prima cima importante, il monte Duranno (2688 metri), a soli 13 anni. Negli anni successivi la sua fama cresce e lo spinge dalle dolomiti venete e friulane alle vette della Yosemite Valley in California. Oggi diverse vie di scalata portano il suo nome.
L’amore per la letteratura, sorto in seguito all’abbandono della famiglia da parte della madre, si consolida durante il periodo trascorso presso un convento salesiano a Pordenone, quando fu costretto ad abbandonare Erto per qualche anno in seguito al disastro del Vajont. Legge Tolstoj, Dostoiewski e Cervantes, ma la sua carriera di scrittore ha inizio solo nel 1997, quando un amico giornalista pubblica alcuno suoi racconti nel quotidiano Il gazzettino.
La sua scrittura evoca un mondo che non c’è più, in cui l’uomo era più legato alla natura, piuttosto che cercare di essere superiore a essa e governarla per i propri fini: il mondo che in pochissimi secondi è stato spazzato via dalla tragedia del Vajont.
Il bosco racconta raccoglie in un unico volume le due raccolte Storie del bosco antico e Torneranno le quattro stagioni. Un libro per grandi e piccini che contiene i racconti più belli che il bosco ha mormorato a Mauro Corona durante le sue camminate e arrampicate. Storie che ci portano indietro a un mondo che non c’è più, ma anche storie di uomini e donne del nostro tempo.
Un libro imperdibile per tutti gli amanti della montagna e della natura, per perdersi fra i sussurri del bosco e riscoprire un mondo magico e incantato.
Mauro Corona
Il bosco racconta
Mondadori, 2015