Ci sono dei posti che, per gli amanti dei libri, sono gemme preziose da non lasciarsi sfuggire.

Parlo del Vivaio letterario di Chiara Alpago-Novello, ritiri letterari “dove si pratica l’ascolto, guidati da scrittori-pifferai magici”.
Gian Luca Favetto, Giuseppe Laterza, Francesco Recami sono solo alcuni dei nomi degli ospiti che condurranno gli eventi al B&B La Serra, che iniziano quest’estate e andranno avanti per tutto l’autunno.

E, a proposito di bed and breakfast, quello di Chiara Alpago-Novello promette un’esperienza unica, per l’arredamento caratteristico, la vista mozzafiato sulle prealpi bellunesi e le numerose attività che si possono sperimentare a Borgo Valbelluna.

Ringraziamo la proprietaria de La Serra per averci concesso questa intervista.

Chiara, raccontaci di te: dalla home page del tuo sito si evince che tu sia cresciuta circondata
da libri…

Di libri in casa ce n’erano tanti e io ho cominciato molto presto ad amarli: da bambina è capitato spesso che ricevessi un castigo perché non rispondevo a una chiamata, troppo immersa nella
lettura.

Prima c’è stato Topolino, grande classico, poi quello che trovavo nelle librerie di
casa. I miei genitori ci lasciavano liberi di scegliere, per cui a dieci anni mi sono imbattuta in un titolo assai poco per l’infanzia come “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, di Remarque.
Da quello che ricordo mi è piaciuto, tanto che ho letto diverse altre opere dell’autore.

Un giorno ho scovato un libro con un titolo un po’ da feulleiton, Orgoglio e pregiudizio. Sono partita con una certa diffidenza. Ovviamente oggi ho tutti i libri di Jane Austen, in inglese per
essere fedele al 100%.

Come è nato il Vivaio Letterario? E come mai porta questo nome?

L’idea di costruire un percorso che legasse libri e ospitalità è nata quasi subito, anche dalle osservazioni di amici e visitatori che, invariabilmente, rimanevano colpiti dalla quantità di volumi che ho accumulato negli anni.

Io sono un’avida lettrice, ma amo anche moltissimo l’ascolto “passivo”, quello regalato da chi sceglie qualcosa di bello per te. Essendo poi praticante yoga, ho pensato di unire la formula del ritiro, più volte sperimentata con grande piacere, a quella appunto di un’esperienza godereccia – lo sottolineo: godereccia – della
letteratura. E quindi ai libri si abbinano le tante eccellenze enogastronomiche che offre il mio territorio: che cosa c’è di meglio che unire ottime pagine e ottimo vino?

Il nome di “vivaio”, che è ovviamente un riferimento anche al nome del b&b, la Serra (che lo è stato davvero, molti anni fa), credo di averlo pensato mentre zappavo un’aiuola o facevo la doccia:
la parte sinistra del cervello, quella creativa, fa sempre così, ti coglie di sorpresa.

Se potessi ospitare un personaggio letterario, chi sceglieresti?

Pippi Calzelunghe. Grazie alla serie dei libri ad alta voce di Radio 3, ho appena risentito e riletto le sue avventure e ho pensato che ci sono un paio di cose di cui vorrei discutere con lei: non è solo la bambina coraggiosa e stravagante che ricordo dalla serie tv di quando ero piccola,
sa anche essere piuttosto perfida e maleducata, persino con gli altri bambini. E comunque vorrei assolutamente conoscere il signor Nilsson.

Cos’ha di speciale Borgo Valbelluna?

Borgo Valbelluna e in generale tutta la provincia di Belluno offrono una ricchezza culturale e naturale straordinarie, che pochi conoscono, rendendo la scoperta per i visitatori ancora più gratificante. Si può fare canyoning il mattino e visitare la villa di Dino Buzzati il pomeriggio,
organizzare un trekking sulle Dolomiti patrimonio dell’Unesco e visitare i vigneti “eroici”, così chiamati per la pendenza del terreno in cui sorgono. E poi ci sono Belluno, città affacciata sul Piave, Feltre, con la sua cittadella medievale, Mel, uno dei borghi più belli d’Italia. Una
scelta di formaggi che è un attentato al colesterolo… Quanto spazio abbiamo?

Chi fosse interessato a una delle attività che proponi, o a trascorrere una notte al B&B La Serra, come può contattarti?
Sul mio sito, rossodolomiti.it, si possono visitare il borgo e la casa e si trovano cellulare, email, instagram e anche un buon vecchio contatto skype, per una videochat vintage.

E infine, la nostra domanda di routine: qual è il libro che riposa ora sul tuo comodino?

Faccio parte di quel gruppo, non piccolo da quanto ho sentito, sul quale lockdown e pandemia hanno avuto un effetto deleterio in termini di lettura. Per mesi non sono proprio riuscita ad aprire un libro, poi ho lentamente ricominciato. Adesso, grazie alla serie di Amazon, ho recuperato La ferrovia sotterranea di Colson Whitehead, che avevo comprato quando era uscito, incuriosita dal Pulitzer e soprattutto da una storia che non conoscevo. Ma il libro che idealmente c’è sempre sul mio comodino, da quando l’ho letto la prima volta (poi ce ne sono
state almeno altre sette) è Il Maestro e Margherita di Bulgakov. Potrei sopravvivere solo con quello.