La saga per ragazzi più amata negli ultimi vent’anni continua a far parlare di sé: fra i sette capitoli della storia e l’opera teatrale messa in scena lo scorso luglio si inserisce infatti un breve racconto di 800 parole risalente al 2008, che è stato rubato a Birmingham all’incirca tre settimane fa.

Il racconto, scritto dalla mano di JK Rowling su un semplice foglio di carta e indirizzato a un’asta di beneficenza, era stato venduto per 25mila sterline, da destinare alla English Pen, un’associazione che supporta la libertà degli autori e promuove l’apprendimento tramite la lettura.

Fotografia del racconto scattata nel 2008. Photo credit PA

All’asta avevano anche preso parte celebri scrittori come Sebastian Faulks e Doris Lessing, tutti animati dalla voglia di raccogliere fondi per l’associazione.

Si trattava di una sorta di spin off ambientato tre anni prima della nascita di Harry Potter e principalmente incentrato sulla figura del padre James e del padrino Sirius Black, entrambi alle prese con la polizia del mondo dei “babbani” (le persone non dotate di poteri magici, secondo il gergo “potteriano”).

La storia è finita insieme ad altri preziosi gioielli nel bottino di una rapina a Birmingham, avvenuta fra il 13 e 24 Aprile, ma di cui solo da pochi giorni si è avuta notizia, quando la polizia del West Midlands ha deciso di rendere noto il furto.

I social network, Twitter in particolare, sono stati il maggiore mezzo di diffusione della notizia, dal momento che la polizia e la Rowling stessi hanno deciso di servirsene lanciando un appello ai milioni di fan della saga di modo che si rivolgessero immediatamente a loro qualora venissero a contatto con novità o a conoscenza del luogo in cui si trova ora il testo.

La scrittrice ha pregato i fan di non acquistare il manoscritto nel caso fosse fatta loro una proposta del genere e li ha sollecitati a segnalare alle autorità eventuali annunci in cui il racconto viene messo in vendita oppure offerte fatte ai collezionisti – secondo Paul Jancey, l’investigatore che si occupa del caso, “le uniche persone che acquisterebbero un oggetto simile sono i veri fan di Harry Potter”.

Dalla possibile data del furto è passato quasi un mese e ancora l’indagine rimane aperta, chissà però che l’episodio non sia stato d’ispirazione alla Rowling per una prossima storia.