Per alleviare lo stress si passa dai rimedi che danno sollievo al corpo (una tazza di tè, un massaggio rilassante, una bella dormita) a quelli che nutrono l’anima (andare in terapia, iniziare un corso di meditazione, tenere gli amici al telefono per ore). La lettura è in grado di apportare un grande beneficio a entrambi.

Ritagliarsi del tempo durante la giornata per raggomitolarsi sulla sedia o spaparanzarsi sul letto con un buon romanzo, possibilmente lungo e brillante, permette di riflettere sulla propria vita in tutta comodità e senza dover per forza iscriversi a un corso di Zumba.

Questo è il pensiero che sta alla base della Biblioterapia, una pratica che risale ai tempi degli antichi greci, quando le biblioteche erano descritte come “luoghi curativi per l’anima”.

Alcuni psicologi di Londra si sono recentemente serviti di questa pratica per proporre sessioni di terapia in cui viene assegnato al paziente un libro pensato esclusivamente per affrontare una specifica situazione, come un trasferimento o un peggioramento delle proprie condizioni di salute.

Lo stile di un autore o le “fissazioni” di certi personaggi potrebbero non essere in linea con i vostri gusti letterari, ed è vero che non c’è niente di meglio che imbattersi per caso in un romanzo la cui trama si sposa armoniosamente con la sinossi della nostra esistenza; a volte, però, ricevere qualche consiglio non guasta.

L’importante è rendersi conto che non tutti i libri risultano appropriati per assolvere questo compito particolarmente delicato. I libri con una trama “frenetica” possono certamente essere d’aiuto per distrarre il lettore dalle sue pene (e non è certo un aspetto da sottovalutare), ma il fine della Biblioterapia è proprio quello di entrare nella vita di personaggi che nutrono le vostre stesse angosce. Per fare un esempio concreto, leggere “Hunger Games” non vi aiuterà per niente ad alleviare il vostro dolore, a meno che voi o qualcuno che amiate non sia stato costretto ad arruolarsi in una battaglia che rischia di portarlo alla morte.

Come ha scritto Maura Kelly in un articolo che è stato oggetto di dibattito, “A Slow-Books Manifesto”, “ogni volta che ci sentiamo giù di morale dovremmo rifugiarci nella letteratura e, in particolar modo, in quelle opere che sono costate all’autore anni di scrittura e che per questo richiedono un tempo di lettura molto lungo. Quei libri che ci terranno compagnia per molto tempo riusciranno a donarci relax e pace in maniera molto più efficiente di qualsiasi dispositivo elettronico. Saranno inoltre in grado di plasmare il nostro pensiero e la nostra personalità. Prendendo in prestito un detto di Michael Pollano: leggete più che potete. Soprattutto i classici.”

Perdere una persona importante può rivelarsi stressante e c’è una ricca bibliografia di classici, e non, che hanno come tema principale l’amore irrequieto.

I 7 libri che vi faranno superare la fine di una storia d’amore

Se sei stato recentemente “scaricato” e sei pronto ad abbandonare cioccolata e fazzoletti per qualcosa di maggiormente costruttivo, questi sette romanzi potrebbero proprio fare al caso tuo:

Proust

1. Marcel Proust – “La Strada di Swann”

Concentrarsi sull’infanzia del narratore potrebbe aiutarti a rivivere i momenti felici. Un piacevole ritorno al passato in un contesto intimo non ha mai fatto del male a nessuno.

Egan

2. Jennifer Egan – “Il Tempo è un bastardo”

Questo libro ha lo stesso potere terapeutico di quello di Proust. Con il passare del tempo le persone cambiano. Alcune passioni invece, come la musica, non mutano mai.

Nerval

3. Gérard de Nerval – “Sylvie”

Il racconto di Nerval di un amore dannato e irrequieto potrebbe non combaciare con gli animi dei lettori più giudiziosi, ma le stupende descrizioni dei giardini, dell’architettura e del teatro inducono il lettore ad apprezzare con la stessa passione dell’autore quel tipo di bellezza che nasce e cresce in mezzo al dolore.

Fielding

4. Helen Fielding – “Il Diario di Bridget Jones”

La strategia elaborata da Bridget per sopravvivere alla fine di una storia d’amore è forse una delle peggiori che si possano emulare. La comicità di Bridget rende il libro divertente ed educativo allo stesso tempo.

Shteyngart

5. Gary Shteyngart – “Super Sad True Love Story”

Sia che voi stiate cercando di riprendervi da un breve flirt fatto di messaggi strazianti, che da una storia importante con una persona che si è semplicemente rivelata incompatibile, lo struggimento di Lenny (il protagonista, un immigrato russo che vive in una New York del futuro, ndr) vi farà riflettere sull’accaduto.

Hornby

6. Nick Hornby – “Alta Fedeltà”

Lo humor intriso di autocommiserazione di Rob Godron vi aiuterà a superare questo momento difficile con qualche risata in più. Non mancano ampi riferimenti ad altri libri, canzoni e film sul tema dell’amore e della perdita.

Green

7. John Green – “Teorema Katherine”

L’addio narrato da Green segue le vicende di Colin, un bambino prodigio, e del viaggio in macchina che accompagna i momenti che seguono la fine della sua storia sentimentale. Colin sarà in grado di andare oltre soltanto quando abbandonerà il desiderio estremo di teorizzare l’amore (il protagonista è deciso a trovare un teorema che garantisca fin dall’inizio se un rapporto è destinato a durare, ndr).

Articolo di Maddie Crum, redattrice della sezione libri per l’Huffington Post.
Leggi qui l’articolo originale.

Ecco i libri consigliati dalla redazione:

Anche la redazione di Piego di Libri ha stilato una classifica personale sulle opere da consigliare ai lettori per superare la fine di una relazione importante.

Ho sposato un narciso

1. Umberta Telfener – “Ho Sposato un Narciso. Manuale di sopravvivenza per donne innamorate”

Consigliaro da Emanuela che lo ha recensito appositamente per noi. Leggi qui la recensione!
Edizioni LIT, 280 pagine, 9,90 euro.

Jong

2. Erica Jong – “Paura di volare”

Consigliato da Francesca: “Un libro che narra in prima persona le vicende di una normale donna che si ritrova a vivere di contraddizioni e di leggi imposte dalla società. Stanca di questa vita, decide di volere essere indipendente, lasciandosi alle spalle marito, lavoro e città. Toccando il fondo poi imparerà a conoscersi meglio e capirà che per ottenere la libertà, basterà semplicemente non porsi limiti”.
Bompiani, 428 pagine, 14,50 euro.

Berthoud

3. Ella Berthoud e Susan Elderkin – “Curarsi con i libri”

Consigliato da Giuliano: “Un vero e proprio prontuario, con ricette costituite da romanzi e racconti, capaci – secondo le autrici – di guarire da tutti mali dell’anima e del corpo. Uno o due romanzi “presi a intervalli regolari” possono essere veramente terapeutici per il male al piede e l’influenza così come per l’amore spezzato, la malinconia e la solitudine. Da leggere (senza prescrizione medica)”.
Sellerio, 640 pagine, 18 euro.

Pirsig

4. Robert M. Pirsig – “Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta”

Consigliato da Luca: “Il titolo è già tutto un programma: dopo una relazione è necessario recuperare la serenità e la forza d’animo, e in questo lo zen può essere utile. Un’altra via per risollevarsi può essere un viaggio (mi viene in mente una strofa della canzone “Infinito” di Raf: domani partirò sarà più facile dimenticare), e quale destinazione migliore delle lunghissime strade della California? Nel libro si tratta il rapporto padre-figlio, dove quest’ultimo gli darà la forza di affrontare i terribili quesiti alla base dell’essere: secondo me dopo una relazione conclusa è importante ricevere l’affetto dei propri cari, i soli in grado di aiutarci nei momenti di sconforto. Una moto poi, al contrario del partner, se trattata con amore e rispetto non ti lascia mai a piedi!”.
Adelphi, 402 pagine, 12 euro.

Giacobbe

5. Giulio Cesare Giacobbe – “Alla ricerca della coccole perdute”

Consigliato da Cristina: “Da “Alla ricerca delle coccole perdute” a “Come diventare bella, ricca e stronza” fino a “Come smettere di farsi le seghe mentali”, tutto è perfetto per chi ha appena interrotto più o meno volutamente una storia d’amore. Il perché è presto detto. I libri di Giacobbe – facili, divertenti, illuminanti – fondamentalmente si basano su una cosa seria: l’analisi transazionale di Berne, che distingue all’interno dell’essere umano tre personalità, il bambino, l’adulto e il genitore. Bene, quando ci si lascia è necessario farlo da adulti. I bambini accuserebbero rabbiosi l’altro di avergli rovinato la vita per sempre mentre i genitori soffrirebbero troppo pensando che l’altro, senza le loro insostituibili cure, sia un imbecille incapace di badare a se stesso. L’adulto no, prende atto e tira dritto, senza rancori (infantili) nè rimpianti (genitoriali)”.
Ponte alle Grazie, 214 pagine, 6,90 euro.

Behrendt

6. Greg Behrendt e Amiira Ruotola-Behrendt – “Inutile piangere sul cuore spezzato”

Consigliato da Elena: “Libro ironico e divertente che promette di far dimenticare tranquillamente l’uomo sbagliato, grazie a un programma di “disintExizzazione”.
Edizioni TEA, 247 pagine, 8 euro.

Hornby Tutti mi danno del bastardo

7. Nick Hornby – “Tutti Mi Danno del Bastardo”

Consigliato da Marco: “è davvero consolante pensare che al 99,9% periodico la tua ex non cura una rubrica giornalistica, seguitissima in tutto il Paese, in cui racconta le tue miserie di marito! Non avrai quindi il mondo che ti punta il dito addosso dandoti appunto…del bastardo”.
Guanda, 80 pagine, 9 euro.

Se ancora non siete convinti, provate a leggere il nostro articolo sui libri per imparare ad amare