Con “L’ultimo arrivato” (Sellerio), Marco Balzano si aggiudica la 53° edizione del Premio Campiello.

Marco BalzanoCon 117 voti su un totale di 282 voti inviati dalla “Giuria dei 300 Lettori”, Balzano, classe 1978, insegnante di liceo, si aggiudica la 53° edizione del Premio Campiello, raccontando in “L’ultimo arrivato” (Sellerio) la storia mai finita dell’emigrazione infantile. Quella di Ninetto detto pelleossa, un ragazzino di 9 anni che negli anni Cinquanta abbandona la Sicilia per cercare uno spiraglio di futuro a Milano.

Un bel risultato per la casa editrice siciliana Sellerio che in 5 anni si aggiudica per ben 3 volte il premio. Quest’anno con “L’ultimo arrivato” di Marco Balzano, nel 2014 con “Morte di un uomo felice” di Giorgio Fontana e nel 2011 con “Non tutti i bastardi sono di Vienna” di Andrea Molesini.

Balzano supera il favorito Antonio Scurati, in concorso con “Il tempo migliore della nostra vita” edito da Bompiani (75 voti), già Premio Campiello nel 2005 con “Il sopravvissuto” e due volte finalista al Premio Strega nel 2009 e 2013. Seguono Carmen Pellegrino (35 voti) con “Cade la terra” (Giunti), Paolo Colagrande (34 voti) con “Senti le rane” (Nottetempo) e Vittorio Giacopini (21 voti) con “La mappa” (Il Saggiatore).

La serata di premiazione si è svolta come di consueto nella splendida cornice del Teatro La Fenice di Venezia sabato 12 settembre, ben condotta dal duo Geppi Cucciari e Neri Marcorè e animata dalle canzoni della virtuosa Simona Molinari. In sala presenti anche Philippe Daverio, Paolo Mieli e Roberto Vecchioni, il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, Alessandra Moretti ed Emma Marcegaglia.

Nel corso della serata sono stati consegnati anche i premi ai vincitori del Campiello Opera Prima, Enrico Ianniello con il suo “La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin” (Feltrinelli) e alle giovani promesse della penna, ovvero alle  vincitrici del Campiello Giovani, la catanese Eva Luna Mascolino con il racconto “Je suis Charlie” e del Campiello Giovani – Riconoscimento Estero, la svizzera Camilla Galante con “Neve di Fuoco”.

Assegnato anche il Premio Fondazione Il Campiello, attribuito ogni anno a un’insigne personalità che ha contribuito ad arricchire, rappresentare e rendere grande la cultura italiana. Quest’anno il premio è stato assegnato postumo a Sebastiano Vassalli, stimato scrittore da poco scomparso. A ritirare il premio la moglie che commossa ha ricordato ciò che Vassalli era solito dire di sè: “sono un nulla pieno di storie”. A tutti i presenti in regalo il suo ultimo libro “Io, Partenope” (Rizzoli).