Fondata da Niccolò V nel 1451, la Biblioteca Apostolica Vaticana custodisce da più di 500 anni documenti di grande valore. Secolo dopo secolo migliaia di frammenti della storia sono arrivati a fare parte di questa raccolta straordinaria. La versione più antica dei Vangeli di Luca e di Giovanni, la Divina Commedia illustrata da Botticelli, il Canzoniere di Petrarca scritto dalla mano stessa del poeta sono solo alcuni esempi.

C’è la Bibbia Urbinate (1476-1478) commissionata da Federico da Montefeltro: il duca, trovando i libri a stampa di poca attrattiva perché in bianco e nero, investì una grande quantità di soldi per far decorare il codice. C’è la lettera d’amore di Enrico VIII indirizzata ad Anna Bolena (1527), la donna per cui il re decise di divorziare, provocando lo scisma della chiesa anglicana.

Fino ad oggi solo pochi studiosi hanno avuto accesso a questo immenso patrimonio. 82 mila manoscritti sono conservati nel deposito della Biblioteca, comunemente chiamato “il bunker”, in un ambiente in cui la temperatura e l’umidità sono costanti.

Grazie all’Associazione Digita Vaticana, dal 2013 si lavora al progetto di digitalizzazione del patrimonio della Biblioteca. Ogni giorno, a turno, i manoscritti vengono portati dal deposito al piano superiore per essere controllati e fotografati. Grazie a scanner di ultima generazione i manoscritti saranno, un po’ alla volta, digitalizzati e messi online ad altissima definizione.

Il progetto è da poco giunto al dieci per cento del risultato, e fino ad oggi sono stati digitalizzati novemila manoscritti. In media, per digitalizzare un libro manoscritto, foglio dopo foglio, ci vuole un giorno intero. Un lavoro immenso, e molto costoso. A tal proposito Digita Vaticana mette in venda una speciale riproduzione in 3D a tiratura limitata di una pagina dell’Eneide del Virgilio Vaticano del 400 d. C.

EneideIl Virgilio Vaticano è uno dei più antichi manoscritti contenenti l’Eneide. Il foglio riprodotto in 3D rappresenta Creusa mentre cerca di trattenere il marito Enea dal combattimento. Il facsimile è delle stesse dimensioni dell’originale e in esso è possibile individuare anche il più piccolo particolare della pagina antica: i diversi strati di colore, i bordi irregolari della pergamena, i riflessi dorati delle lettere, la lucentezza della pagina.

L’accesso all’immenso patrimonio della Biblioteca Vaticana non sarà più riservato solo a studiosi specializzati. I manoscritti saranno accessibili gratuitamente a tutti sul sito della Biblioteca.