È fresco di stampa Il sentiero dei figli orfani, il nuovo romanzo di Giovanni Capurso per i tipi di Alter Ego Edizioni.

“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via.” Si apre con le celeberrime parole di Cesare Pavese ne La luna e i falò il romanzo di Capurso, una storia di formazione che narra la vita di Savino e che ben potrebbe associarsi al personaggio di Anguilla, il protagonista dell’ultimo romanzo di Pavese.

Non siamo però nelle Langhe, ma a San Fele, comune di nemmeno tremila anime dell’entroterra lucano, un posto fuori dalla storia e dagli eventi, una condizione che viene vista dai suoi abitanti più che come una maledizione, una virtù. Un luogo in cui Savino ha traversato, a cavallo tra la fine degli anni ottanta e l’inizio dei novanta, il delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza.

Il romanzo si apre con questa fase della vita di Savino; azioni presenti che diventano ricordi nello scorrere delle pagine. Ricordi dei primi scontri famigliari, di quelli amorosi, che riemergono nella mente del protagonista che, ora adulto, ritorna a San Fele da dove era stato costretto a emigrare. È un tuffo nei luoghi della sua giovinezza, in quella terra aspra e malinconica, alla ricerca di se stesso.

Savino ritorna ai giorni di una estate cruciale, la “bella estate” della morte della nonna, che gli fa scoprire il lato più oscuro della vita, ma anche quella del primo amore, del raggiungimento dello “zenit della felicità”.

“In quell’accogliente serata estiva avrei voluto chiederle con tutte le mie forze di accettare la corte di un romantico omino delle valli trasandato e appassionato di calcio. Ma niente di tutto questo uscì dalla mia bocca.”

Amore e morte: due sensazioni che si fonderanno nell’animo del giovane protagonista e lo condurranno verso l’età matura.

Il romanzo è contornato da una serie di personaggi secondari ben delineati e caratteristici: il padre Michele, l’eccentrico zio Gaetano, l’amico del cuore Radu, un ragazzino islamico detto l’Anguilla – nome chiaramente non scelto a caso. Proprio con l’Anguilla, durante le giornate senza pensieri dell’estate, le lunghe tavolate, le feste di paese, le corse sfrenate nella natura attorno a San Fele, Savino entrerà in una sorta di simbiosi che si riverberà nel prosieguo della sua esistenza.

Il sentiero dei figli orfani offre una scrittura quasi d’altri tempi e la prosa presenta degli elementi a tratti poetici. Giovanni Capurso compone un romanzo delicato e dalla profonda morale, che non può lasciare indifferente il lettore.

Autore: Giovanni Capurso
Titolo: Il sentiero dei figli orfani
Editore: Alter Ego Edizioni
Pagine: 204
Anno: 2019