La Caduta dei Giganti di Ken Follett ci racconta gli avvenimenti storici accaduti tra il 1911 e il 1923 e ci fa viaggiare dalla Russia dello Zar agli Stati Uniti di Wilson, passando per Francia, Germania e Gran Bretagna, dalla miccia che ha fatto esplodere la Prima Guerra Mondiale a come il mondo sia cambiato definitivamente dopo di essa.
Ne La Caduta dei Giganti Follett narra come i giganti del vecchio mondo siano caduti, schiacciati da un conflitto che essi stessi hanno scatenato. In Russia cade lo Zar come in Germania cade il Kaiser; scricchiolano i cardini della società inglese con l’indebolirsi della spocchiosa e arretrata nobiltà, l’entrata in scena dei laburisti, la concessione del voto agli operai e alle donne.
Cadono i vecchi e lasciano spazio a nuovi giganti che scriveranno le pagine della storia successiva, non meno triste della precedente. Lenin (e poi Stalin) danno vita al comunismo in Russia portandoci verso uno dei totalitarismi più temibili del ‘900. Gli Stati Uniti d’America si impongono nel panorama mondiale (entrando in guerra contro la Germania). E mentre la Germania (e il resto del mondo) si lecca le ferite, Hitler fa capolino nel panorama politico tedesco e getta le basi per il Terzo Reich.
Per raccontarci questa storia, Ken Follett si serve di una fitta rete di personaggi (d’obbligo e necessaria la lista che si trova all’inizio del libro) sparsi per tutti i continenti che si incontrano tra feste, salotti diplomatici, viaggi di rappresentanza, sui campi di battaglia e tra le trincee.
Come sempre numerosi sono i personaggi storici realmente esistiti (il Kaiser Guglielmo II, Lenin, il Presidente Wilson e Churchill), fiancheggiati da personaggi di fantasia che rappresentano spaccati della società del tempo e nuovi ideali.
In Russia, Grigorij Peškov (con il suo spirito rivoluzionario e il desiderio di lasciare un mondo migliore ai suoi figli) da operaio metallurgico alle Officine Meccaniche Putilov di San Pietroburgo partecipa e incita la rivoluzione, guadagnandosi un posto nel nascente partito comunista.
Al ritorno dalla guerra civile, Grigorij trovò Katerina, Vladimir e Anna nell’accogliente appartamento all’interno dell’enclave governativa nella vecchia fortezza del Cremlino. Per i suoi gusti, quel posto era fin troppo confortevole. L’intero paese era a corto di generi alimentari e carburante, ma nei negozi del Cremlino c’era abbondanza di tutto. Il complesso disponeva di tre ristoranti con chef istruiti in Francia e, con sgomento di Griroij, camerieri che sbattevano i tacchi davanti ai bolscevichi, esattamente come avevano fatto al cospetto della vecchia nobiltà. Katerina portava i bambini alla nursery quando andava dal parrucchiere. Di sera i membri del comitato centrale si recavano all’opera a bordo di auto con chauffeur.
In Gran Bretagna Ethel Williams era la governante nella maestosa tenuta di Tŷ Gwyn a Aberowen in Galles. Come accadeva spesso, era anche una delle amanti del conte Fitzherbert. Ethel è figlia di un minatore e sindacalista e da lui eredita la voglia di rivalsa. Si fa strada lottando, con le unghie e con i denti, in una società maschilista e patriarcale, riscattando se stessa, suo figlio e la sua reputazione. Lotta per i diritti delle donne e diventa una deputata laburista. Durante la guerra scrive per un giornale e aiuta le donne sole (e quasi tutte vedove) di Londra.
Lungo una stretta scala con la passatoia rossa, al confine tra l’area dei Comuni e quella dei Lord, si imbatterono in Fitz. Anche lui aveva un giovane ospite con sé: suo figlio George, detto Boy.
Ethel e Lloyd stavano salendo, Fitz e Boy stavano scendendo.
Fitz fissò Ethel, come aspettandosi che lei gli cedesse il passo.
[…]
Ethel ricordò che a Tŷ Gwyn ogni volta che le capitava di incontrare Fitz lungo un corridoio doveva farsi da parte, spalle al muro, e abbassare lo sguardo al suo passaggio.
Adesso, immobile al centro del pianerottolo, lo fissò stringendo forte la mano di Lloyd.
[…]
L’espressione di Fitz era furente. Con riluttanza, si spostò di lato con suo figlio e, mentre aspettava con la schiena contro la parete, Ethel e Lloyd gli passarono davanti e ripresero a salire le scale.
Autore: Ken Follett
Titolo: La Caduta dei Giganti – The Century Trilogy #1
Editore: Mondadori
Anno: 2010
Pagine: 999