Un libro diviso in due parti questo di Annalisa Bruni e Stefano Pittarello. Nella prima parte, “Langenwang”, Annalisa Bruni racconta una storia seguendo due personaggi apparentemente secondari, che divengono i protagonisti del racconto.

Sono Giuseppe e Luigia, due coniugi veneziani, felicemente sposati e con quattro figli maschi. La Bruni segue le loro vicende utilizzando, dice lei stessa, la tecnica del restauro pittorico, ripristinando le lacune e disegnando ciò che inevitabilmente è andato perduto nelle pieghe della storia, con la s minuscola.

Ma questa storia semplice s’incontra a un certo punto con la Storia, quella riportata in articoli di giornali, reportage, documenti, fotografie. Accade quando Giuseppe e Luigia si recano a Vienna per un viaggio organizzato dalle ferrovie dello Stato, in quanto Giuseppe è capostazione. E da quel viaggio non tornerrano mai.

Scopriamo infatti che i coniugi veneziani sono tra le 20 vittime, di cui 18 italiane, del disastro ferroviario avvenuto il 26 settembre 1951 nei pressi di Langenwang, in Stiria. Disastro avvenuto per un errore umano del capostazione e la folle velocità del treno che voleva arrivare puntuale, per dimostrare ai colleghi ferrovieri italiani l’efficienza dei treni austriaci.

Ecco “Il disastro della puntualità” che Annalisa Bruni racconta in quanto direttamente toccata da quella tragedia. Giuseppe e Luigia erano infatti i suoi nonni, che lei non ha mai conosciuto e la loro morte è sempre stata coperta in famiglia da un velo di silenzio impenetrabile, per quell’atteggiamento di reticenza che i superstiti di grandi tragedie assumono quale autodifesa. A lei era destinato il compito di far rivivere la storia di quell’incidente, perché non cadesse del tutto nell’oblio.

Nella seconda parte del libro tocca al giornalista Stefano Pittarello raccontare questa vicenda da un altro punto di vista. Dopo un intermezzo iconografico che funge da spartiacque e comprende fotografie d’epoca tratte dall’Europeo e dal Gazzettino e gli articoli stessi dei giornali dell’epoca.

Pittarello è stato attirato da una fotografia che ritraeva un funerale solenne in Piazza Ferretto a Mestre, nel 1951, ma senza altre indicazioni. La sua curiosità di giornalista l’ha portato a indagare e l’incontro fortuito con Annalisa Bruni l’ha spinto a scrivere a sua volta di questo “disastro della puntualità”. Questo libro nasce infatti dall’incontro tra memoria e curiosità.

funerali mestre

Il testo di Pittarello ha un taglio prettamente giornalistico. È preciso e dettagliato nel descrivere la cronaca di quanto accaduto. Eppure questa precisione non è per niente asettica, ma da essa si sprigiona un grande pathos che invade il lettore coinvolgendolo nella lettura e nella vicenda.

La cronaca si trasforma a tratti in thriller. Specialmente nel capitolo in cui Pittarello scandisce il conto alla rovescia dei sei minuti che alla stazione di Langerwang occorrevano al treno merci in manovra per spostarsi dal binario sul quale stava arrivando il diretto Vienna-Roma, a grande velocità. Mai in orario come quel giorno.

Sei. Cinque. Quattro. Tre. Due. Uno. Fine dei sei minuti – Inizio del disastro della puntualità.

E conseguente narrazione di tutto ciò che è avvenuto dopo l’impatto. I primi soccorsi, le notizie sui giornali, quell’andare di casa in casa dell’ingegner Enrico Grillo, capo del locale compartimento ferroviario, per portare la notizia ai familiari delle vittime. E infine i funerali collettivi a Mestre. E quella foto da cui l’inchiesta è ripartita.

Molto toccante è la doppia testimonianza di Leda, sopravvissuta, che allora aveva 8 anni e che Pittarello incontra e intervista ormai settantenne:

«Ho ricordi nitidissimi… Non ho parlato tanto di questa vicenda nel corso degli anni, non era una cosa che uno ricorda volentieri. Il trauma fu enorme e anche in seguito non tornammo a parlarne nemmeno tra familiari…».

Un atto di doverosa memoria e un gesto di curiosità che si uniscono in un libro da leggere per comprendere e non dimenticare questa storia particolare. Ma anche per imparare un modo diverso e molto coinvolgente per raccontare la Storia.

Annalisa Bruni – Stefano Pittarello
Langenwang ovvero Il disastro della puntualità
Cleup, 2015