Le assaggiatrici è un romanzo di Rosella Postorino, edito da Feltrinelli e candidato al Premio Campiello, 2018.

Colpisce subito il tema, singolare quanto importante, che l’autrice ha scelto per questo suo ultimo romanzo: Rosa è una donna berlinese, raffinata e sensibile, che viene chiamata per adempiere a un incarico della massima segretezza; assaggiare ogni pasto di Hitler, per verificare che non ci siano tracce di veleno nelle pietanze cucinate.

Il quartier generale di Hitler è nascosto nella foresta, vicino al paesino di Gross-Partsch, ogni mattina Rosa e altre nove donne vengono prelevate dalle SS e portate nella Tana del Lupo. Il loro compito è mangiare, masticare e deglutire ogni singolo boccone, sotto gli sguardi torvi delle SS, che non perdono l’occasione di schernirle e di strusciarsi su di loro, senza motivo.

“A mensa aspettai che si sedessero le altre. La maggioranza tendeva a occupare la sedia del giorno precedente; rimase libera quella di fronte a Leni, da allora fu mia. Dopo la colazione – latte e frutta – ci servirono il pranzo. Nel mio piatto, un pasticcio di asparagi. Col tempo avrei capito che somministrare combinazioni di cibo diverse a gruppi diversi era un’ulteriore procedura di controllo”.

Rosella Postorino sceglie di raccontare questa agghiacciante quotidianità dal punto di vista di Rosa, che supera la paura iniziale dell’incarico grazie alla speranza di riabbracciare il marito Gregor, disperso al fronte. La fiducia è un altro grande tema presente nel romanzo: se prima Rosa diffida di alcune sue “compagne d’assaggio”, a lei estranee per il modo di pensare di alcune piuttosto bigotto, con il passare delle settimane, la condivisione di quel compito spaventoso, fa nascere tra le donne un grande spirito di solidarietà.

Durante la sua permanenza a Gross-Partsch, Rosa intesse una relazione clandestina con l’ufficiale delle SS Ziegler, sentendosi in colpa nei confronti dei suoceri, che continuano a ospitarla, e del marito, ancora disperso. Ma è proprio il compito disumano che Rosa deve portare a termine, che scatena in lei un grande bisogno di umanità.

“Uscivo ogni notte per fare l’amore con lui. Camminavo svelta verso il fienile, con la determinazione di chi va incontro a qualcosa di inevitabile. Era una marcia da soldato. Le domande mi di affollavano in testa, le mettevo a tacere; il giorno dopo riprendevano a tormentarmi, ma quando entravo nel fienile erano stracci impigliati in una rete, non scavalcavano il recinto della mia volontà”.

La storia raccontata ne “Le assaggiatrici” va impressa nella memoria come un’istantanea unica e preziosa: Rosella Postorino si addentra in un territorio poco esplorato e lo fa con serietà ed eleganza, rendendo la trama scorrevole, coinvolgente e dal finale incisivo.
Come l’autrice stessa precisa nei ringraziamenti, l’idea di scrivere questo romanzo nasce quando Margot Wolk, l’ultima assaggiatrice di Hitler, ha deciso, all’età di novantasei anni, di raccontare la sua esperienza. Il libro è quindi liberamente ispirato a una storia vera.

Autore: Rosella Postorino
Titolo: Le assaggiatrici
Pagine: 285
Editore: Feltrinelli
Anno: 2018