Ha dovuto e tuttora deve faticare molto il maresciallo Mastrantonio per farsi valere, per ricevere il giusto rispetto e la giusta considerazione. Nina Mastrantonio è il maresciallo protagonista di Notte al Casablanca, il nuovo libro di Daniela Grandi, edito da Sonzogno di Marsilio.

La sua bellezza, l’indipendenza sessuale e soprattutto la pelle nera, lascito delle sue origini somale, non contribuiscono in maniera positiva all’inserimento nella società italiana. In quell’Italia dove quotidianamente si racconta di un nuovo sbarco di immigrati, visti dai più con diffidenza.
Ha dovuto lottare col coltello tra i denti Nina Mastrantonio per farsi largo nella selva dei pregiudizi in quanto donna e in quanto nera.

Durante una sera di novembre dal cielo nero, all’interno di un palazzo viene ritrovato il cadavere di un uomo, Marco Cagli, intimamente conosciuto dal maresciallo.
Cagli, pilota di trentasei anni, è deceduto sul letto, «completamente nudo, la pelle liscia e ambrata sotto la tenue luce dell’abat-jour sul comodino.»
L’uomo è morto soffocato da un sacchetto di plastica, durante una pratica erotica estrema, forse causata dalla sua stessa imperizia, o forse no. Vari indizi, a cominciare da alcuni strani bigliettini che qualcuno le infila sotto la porta di casa, portano la donna a indagare nel milieu del Casablanca, un club per scambisti frequentato dalla gente bene del parmense.

«Il Casablanca era un night club che fingeva di essere un convento. Si aspettavano di trovare un posto squallido e sporco con neon rossi intermittenti. Rimasero sorpresi. (…) Varcato l’ingresso del Casablanca si ritrovarono in un locale pieno di specchi. Coprivano tutte le pareti, tanto che al primo colpo d’occhio era perfino difficile stabilire le dimensioni esatte del night.»

Parallelamente, fin dai primi capitoli, si muove la storia del misterioso Ugo Casimirri, la cui donna viene barbaramente uccisa. Un turbine di violenza si scatena a Parma, pagina dopo pagina.

«Che diavolo stava succedendo in città? I nuvoloni neri sembravano dire: Niente di buono

Nina capisce che c’è un filo che lega questi crimini e che tutto ha origine proprio al Casablanca. Ma l’intrigo riserverà ancora sorprese al maresciallo più sensuale del nuovo noir italiano.

Daniela Grandi è proprietaria di una scrittura ammaliante che si libra bene nel giallo che va via via ingarbugliandosi. La scrittura asciutta e i periodi concisi, inoltre, donano all’opera la giusta suspense che si confà a un poliziesco.

Autore: Daniela Grandi
Titolo: Notte al Casablanca
Editore: Sonzogno
Pagine: 240
Anno: 2018