Fresco di stampa Uffa, il nuovo lavoro di Giampiero Mughini edito da Marsilio. Un libro che è una variegata riflessione sul passato recente della società italiana.

Giampiero Mughini tra le pagine di Uffa, titolo della rubrica che il giornalista e opinionista curava sulle colonne del «Foglio» prima di essere prestato a questo volume, ha raccontato la società italiana tra il 2005 e il 2006 – un tempo in cui accadde di tutto, come dice il sottotitolo. E lo ha fatto con l’essenzialità di poche righe, con l’arte propria del buon editor che tende a togliere anziché aggiungere.

Duemila o tremila battute, brevi pennellate, scottanti ma non basse, in cui Mughini, conscio dei tempi della comunicazione moderna, ha condensato alcuni degli episodi più significativi di quei dodici mesi di «un anno eccezionale».

Ne ha per tutti il noto opinionista: colleghi giornalisti, soubrette, politici o fanatici politici, esponenti dell’antifascismo come noioso luogo comune, quelli del «femminismo a tassametro», i guardoni delle vite altrui in televisione, gli ambientalisti urlatori, quelli che se «i loro criteri avessero sempre prevalso, non credo l’umanità sarebbe uscita dall’era delle caverne», anche per se stesso talvolta. Giornalisti, guardoni, politici et cetera: tutte categorie unite tra di loro dall’ipocrisia che ammanta la comunicazione del nostro tempo. In buona sostanza il cinico Giampiero Mughini non fa nulla per riscuotere le simpatie del lettore, specie se il lettore parte già maldisposto nei suoi confronti.

L’autore scandaglia tutti i settori della società, commentando anche taluni casi celebri della storia d’Italia come il caso Pasolini, fino alle contraddizioni di quella nazione che fu sconvolta dallo scandalo di Calciopoli, o Farsopoli, che dir si voglia – la prima versione appoggiata dagli antijuventini, la seconda più vicina al lessico degli juventini –, e contemporaneamente portata in paradiso dalla vittoria dei mondiali di Germania 2006.

Mughini non sarà propriamente un elzevirista (il che non significa abbia uno stile grossolano, assolutamente), ma la sua penna è riconoscibile, al solito aguzza come le sue parole, ricche di ironia caustica, dalle quali non si può non essere attratti, nel bene e nel male, come un precipizio.

Uffa (Marsilio) ci offre una lenta speciale per vedere il paese che siamo diventati, senza bisogno di scavare in ricordi ingialliti e dai contorni ormai sbiaditi del Novecento, ma ritornando alle cartoline ancora chiare – e amare – di pochi anni fa.

Autore: Giampiero Mughini
Titolo: Uffa
Casa editrice: Marsilio
Pagine: 240
Anno: 2020