Quante volte siete tornati a casa con la borsa piena di libri che ancora adesso giacciono sullo scaffale, nella stessa posizione, con un alone di polvere attorno al dorso e ai lati della copertina? Elogiare l’arte della lettura senza poi dare effettivamente il buon esempio è un’altra moda dalla quale bisogna assolutamente difendersi. È così semplice incapparvi e divenirne schiavi perché esiste una componente fondamentale che ci aiuterebbe a leggere di più e di cui siamo oggigiorno privi: il tempo.
Quando sei uno studente, ti focalizzi sui testi che devi studiare per passare l’esame; rimandi il piacere della lettura a dopo la laurea, quando pensi che, al di fuori dell’orario lavorativo, potrai finalmente dedicarti ai tuoi libri. E invece poi inizi a lavorare e allo studio si sostituiscono gli straordinari. Preoccupazioni, ansie e pessime abitudini ti privano delle energie necessarie per portare avanti quello che fino a pochi anni prima era stato il tuo passatempo preferito.
Leggere richiede concentrazione, isolamento, memoria, tranquillità, riposo. Sembra un’attività passiva e invece richiede una presenza costante del lettore a livello mentale. A differenza di un film o di un fumetto, dove c’è qualcuno che sceglie per noi i volti dei personaggi e l’ambientazione, nella lettura è la nostra fantasia a dover creare un mondo che nella realtà esiste solo in bianco e nero e su carta stampata. La vedo ben dura, quindi, mettere in moto i neuroni, quando si è sempre iper connessi e l’unico momento che ci ritagliamo per noi stessi è quando veniamo accolti dalle braccia di Morfeo, esausti per l’ennesima giornata stressante.
Questi sono tre consigli per ritrovare il tempo per leggere che ho elaborato per me stessa, tre segreti che vorrei svelare a chi ha il mio stesso problema, sperando che possano rivelarsi utili.
1. Adotta un po’ di sano menefreghismo
Negli articoli di psicologia lo chiamano “consapevolezza di sé”, “amor proprio” per essere più raffinati ed eleganti, io preferisco chiamarlo con il suo vero nome: menefreghismo. Fregatene. Fregatene se non hai terminato un lavoro, se aspetti la risposta di un cliente, se ti è stato velatamente chiesto di fare straordinari non pagati. Il tuo lavoro l’hai svolto al meglio, quando arriva l’ora di cena alza il culo e torna casa. Sei tu la prima persona a dover riconoscere che i tuoi rituali quotidiani sono importanti tanto quanto il lavoro che svolgi o gli studi ai quali sei dedito. Nel momento in cui riuscirai a mettere in pratica questo esercizio con serenità, prendersi un paio di ore la sera o al mattino o a pranzo per leggere non costituirà più un problema.
2. Affidati ai consigli di un blog
Mantenere un ritmo di lettura costante è più semplice quando quello che leggiamo ci coinvolge. Ecco perché è importante ascoltare i consigli di chi legge per passione ed è in grado di suggerirvi ogni volta il libro che fa per voi. I blog ricoprono esattamente questa funzione e le recensioni di un accanito lettore sostituiscono efficacemente il più tradizionale passaparola.
3. Non sottovalutare i benefici dell’attività fisica
Un libro si può leggere ovunque e in diverse posizioni: a letto, sotto l’ombrellone, seduti alla propria scrivania, mentre si passa l’aspirapolvere (alla Bridget Jones) oppure sui mezzi pubblici mentre si va al lavoro. Le posizioni sono sempre le più disparate e, chi è fortunato da riuscire a leggere per ore, dopo un po’ accuserà crampi e un forte mal di schiena. Chi è molto stressato, inoltre, scarica spesso la tensione su schiena e cervicali. Della sana attività fisica (anche una corsetta al parco) prima di dedicarsi alla lettura è quindi fortemente consigliata, non sono per la salute del corpo, ma anche per quella della mente. Una mente più rilassata leggerà senza preoccuparsi del tempo che passa, trovando la forza di scacciare le preoccupazioni, pagina dopo pagina.