“Maria Alejandra stava tornando a casa da scuola quando scorse un uomo vestito come una guardia civil uscire furtivamente dall’edificio annerito dalle bombe che era stata la panetteria del senor Merello prima che gli ordigni lo colpissero.”
La guerra civile è uno dei grandi temi ricorrenti della narrativa spagnola del Novecento.
Affrontarla, per molti autori, significa fare i conti non solo e non tanto con il passato (proprio e della propria nazione), ma soprattutto mettere il dito in una ferita ancora aperta e tutt’altro che in fase di guarigione. In questo contesto storico, al romanzo politico si intreccia quello giallo con al centro la figura di un investigatore in uniforme: il tenente Carlos Tejada Alonso y Leon della Guardia Civil Franchista.
Le vicende che lo vedono protagonista si svolgono: la prima nella Madrid del 1939 e la seconda nella Salamanca del 1940, quando cioè la guerra civile è ormai finita ma non è ancora spenta. I Repubblicani hanno gettato le armi e la Guardia Civil sta cercando di imporre l’ordine franchista in una Spagna segnata dalle sofferenze del conflitto e dalla paura delle vendette.
Il giovane ufficiale, acceso sostenitore di Franco, si trova ad indagare prima sulla morte di un amico commilitone e poi nella ricerca di un ex professore scomparso e politicamente sospetto, ma in ambedue i casi, all’apparenza semplici, intervengono complicazioni che coinvolgono una rete sempre più vasta di personaggi, di passioni e di giochi strani del caso che trasformano l’inchiesta in un percorso conoscitivo interiore, capace di scuotere le convinzioni profonde del giovane ufficiale franchista.
Un detective anomalo, dalla personalità poliedrica che cela sotto la scorza dura di miliziano franchista un animo sensibile e un’intelligenza acuta. Il buon Tejada è un puro, non ammette che il fumo della guerra soffochi la verità anche quando questa metterà a dura prova la sua fedeltà al regime di cui indossa la divisa.
Non mancano comunque gli elementi tipici di un buon plot poliziesco, continui colpi di scena un’altalena di situazioni e di atmosfere lo rendono, infatti, appassionante e convincente anche per il lettore più smaliziato.
Merito della scrittrice che narra una vicenda interessante ricca di personaggi veri e impastati di un’umanità autentica e dolente ma anche, forse soprattutto, per il modo abile con cui racconta una Spagna ferita e violentata dalla guerra civile.
“I peggiori crimini non sono commessi da chi sfugge alle regole, ma da chi obbedisce agli ordini”
Romanzi con il tenente Teyada protagonista:
- Morte di un Nazionalista (Death of a nationalist), TEA 2006 (Premio Edgard 2004)
- I Professori di Salamanca (Law of return), TEA 2007
- The Watcher in the Pine (2005) inedito in Italia
- The Summer Snow (2006) inedito in italia
Rebecca C. Pawel
Rebecca C. Pawel è nata a New York City, laureate in lingua e letteratura spagnola alla Columbia University, attualmente lavora come insegnante.
Autore: Rebecca C. Pawel
Titolo: Morte di un Nazionalista
Editore: TEA
Anno: 2006
1 commento
Ricordo che questo giallo mi appassionò, tanto da cercare quasi subito altri libri dello stesso autore. Peccato non sia più uscito nulla di Rebecca C. Pawel.