Il libro che vi presento in queste righe nasce nell’annus horribilis che tutti conosciamo e ha per autore Stefano Pesce, uno dei più illustri abitanti di Marghera, località del comune di Venezia nota per l’area industriale e per ospitare il suo Al Vapore, locale dove poter ascoltare dell’ottima musica dal vivo.
“La linea del 2020. 20 scritti e 20 scarabocchi dove Mar ghe gera e dove Mar ghe sarà” è infatti un’opera del proprietario di questo storico locale, che in queste pagine racconta e si racconta, impreziosendo le parole scritte con i disegni di Cristina Cervesato, cresciuta a Marghera e con cui ha condiviso diverso tempo fra i tavoli e il bancone.
Per chi non conoscesse il Vapore, basti dire che tra le sue mura si sono svolti dal 1986 oltre 6.000 concerti, in particolare jazz, blues e rock emergente. Vengono anche ospitati eventi letterari ed esposizioni d’arte, rappresentando un punto di riferimento per gli amanti della musica che abitano la terraferma veneziana. In queste pagine scopriamo ad esempio come sia nata la passione dell’autore per la musica jazz e come siano stati gli incontri con Vinicio Capossela, Tolo Marton, la Bandabardò e Stefano Bollani.
La situazione di stop forzato ha fatto sì che si creasse l’occasione per realizzare un libro in cui far conoscere meglio episodi legati allo storico locale e all’esser cresciuti in questa città; dalle storie di quando da bambini si giocava con gli amici a pallone al campetto del bar del Molo, fino a immaginarsi come potrebbe trasformarsi la città nel prossimo futuro.
Ripercorriamo anche alcuni episodi della sua storia personale, di quando era bambino e nella Marghera fatta di fabbriche e case operaie c’erano i suoi stessi genitori a gestire il bar Veneta “el bar dea Casa Rossa“, con la madre Maria impegnata dalle 3 alle 8 di mattina, servendo da sola decine di clienti, alcuni pericolosi, con coraggio e determinazione inusuali. La stessa madre che sconsigliava al figlio, nel frattempo cresciuto, di prendere in gestione il bar per trasformarlo in un locale “Troppa fatica…non devi diventare schiavo del bar come noi”. Con il tempo quelle mura hanno visto suonare tantissimi musicisti e in quelle stanze sono nati progetti che hanno dato vita a eventi di successo in città, come Il Village, l’Estate dei Popoli, Tam Tam.
Per noi lettori è poi bello scoprire in queste pagine riflessioni che nascono dalla lettura di libri. Si incontra ad esempio “Sette brevi lezioni di Fisica” di Carlo Rovelli, il reportage “Terra Bruciata” del giornalista Stefano Liberti, “La bottega di magia” di James Doty. Sembra quindi di capire che i libri abbiano rappresentato e continuino a rappresentare un elemento importante nelle sue giornate!
Un libro sentito, che comunica tanto, che ci accompagna in un giro speciale nella Marghera che fu e in quella che sarà. Per chi non avesse ben compreso il titolo del libro, ne approfitto per spiegare che Marghera è un toponimo che deriverebbe dal veneziano “mar ghe gera”, letteralmente “mare c’era” (ovvero “c’era il mare”). In futuro, a causa dell’innalzamento del livello delle acque planetarie, la zona verrà sommersa dal mare…”mar ci sarà”.
Autori: Stefano Pesce e Cristina Cervesato
Titolo: La linea del 2020. 20 scritti e 20 scarabocchi dove Mar ghe gera e dove Mar ghe sarà
Editore: Helvetia Editrice
Anno: 2021