Esce oggi il romanzo di Davide Mosca: ” Più sicuri di sé con Raymond Chandler “. Appassionata di noir e psicologia, è stato per me un privilegio invitante avere la possibilità di leggerlo in anteprima.

Sono 128 pagine dense di contenuti di matrice psicologica – e azzarderei, persino filosofica – grazie alle quali ho riempito il mio taccuino di nuove citazioni, pensieri e punti di vista su quel sentiero tortuoso che è la vita. Anche il taccuino di Davide Mosca lievita come l’impasto per la pizza ogni volta che rilegge uno dei noir di Chandler. Ce lo confessa alla fine del libro edito da Chiarelettere, mentre ci invita con uno stile semplice ed elegante a leggere questo autore straordinario.

“Cosa possiamo imparare da uno scrittore che fallì, tentò il suicidio, si diede all’alcool e fu ricoverato in una clinica psichiatrica?” è l’incipit scelto da Davide Mosca, autore del best seller “Il profanatore di biblioteche proibite”, per introdurci Raymond Chandler, il padre dell’investigatore privato Marlowe, lo scrittore che ha raffinato il genere poliziesco hard boiled.

Premetto che i fan di Chandler rimarranno deliziati dalla lettura di questo libro. Coloro che, invece, Philip Marlowe non sanno neanche chi sia, non solo ne rimarranno ugualmente affascinati, ma avranno anche il privilegio di innamorarsi di nuovo non appena leggeranno i sette romanzi che Chandler scrisse con lui come protagonista.

Davide Mosca li cita tutti: “Il Grande Sonno”, “La Sorellina”, “Finestra Sul Vuoto”, “Il Lungo Addio”, “Addio mia Amata”, “La Signora nel Lago” e “Ancora una Notte” e riporta nel libro brevi passi tratti da questi romanzi per spiegare come essere più sicuri di sé con Raymond Chandler, che è anche il titolo del libro. Sì, ma come?

Le teorie di Carl Gustav Jung, fondatore della psicologia analitica, costituiscono la fonte psicologica a cui attinge l’autore per spiegare le scelte di Chandler nel delineare il profilo di Marlowe, un investigatore dalla personalità complessa, a tratti accondiscendente, a tratti sfacciata ed enigmatica. Dalle azioni di Marlowe, dai suoi dialoghi, ma anche dagli scontri e relazioni amorose che il protagonista tesse con gli altri personaggi possiamo trarre delle vere e proprie lezioni di vita.

Qualche accenno?

Nel capitolo “Conta più lo stile della trama”, l’autore scrive che Chandler dipinse Marlowe come il classico poliziotto buono che pagava sempre per gli altri anche quando faceva del bene; questo perché, a Marlowe, di vincere, di ottenere la stima e la considerazione altrui non importava. Aiutare gli altri era la sua personale missione di auto-realizzazione e, come sosteneva Chandler, il vincente è proprio colui che nella vita si realizza anche senza sentire il bisogno di prevaricare l’avversario.

Il mio capitolo preferito è il quinto, “Le crisi sono occasioni”, dove Mosca riprende le parole di Jung, “l’uomo ha bisogno di difficoltà: sono necessarie alla salute”, e consiglia ai lettori di affrontare una crisi nello stesso modo in cui lo farebbe Marlowe: agire senza tanto badare al problema. La soluzione si rivelerà a noi soltanto nel momento in cui smetteremo di preoccuparci .“Se abbiamo un problema possiamo girarci dall’altra parte, vivisezionarlo alla ricerca ossessiva di una soluzione oppure guardarlo senza preconcetti, percepire ciò che accade dentro di noi e aspettare”, ci suggerisce l’autore.

Come riconoscere il proprio talento, come non lasciarsi influenzare dal giudizio degli altri, la cura per la fine di un amore, l’importanza della teoria degli opposti, sono solo alcuni dei molti temi che Davide Mosca riesce magistralmente a trattare in 128 pagine. E preferisco che le sue parole si sostituiscano alle mie nel soddisfare la vostra curiosità.

Le sue frasi sono un inno alla magia della scrittura, capace di forgiare con sapienza di stile l’anima dei lettori affamati di risposte, di passioni e di vita.

D’altronde, come scrive Mosca, “la magia della scrittura è la magia della vita”.

Autore: Davide Mosca
Titolo: Più Sicuri Di Sé con Raymond Chandler
Casa Editrice: Chiarelettere
Anno: 2015