“il fiuto non è una stronzata,caro collega, è duro allenamento nel valutare tutti gli elementi di un caso. Nel nostro lavoro c’è poco di casuale, qualche colpo di fortuna, ogni tanto ma soltanto se te lo vai a cercare.”

Nicola Aldani, commissario della squadra mobile alla Questura di Venezia, 51 anni (nella prima indagine). Veneziano, ma in realtà veneziano di terra ferma cioè mestrino, origine di cui va orgoglioso, sposato con Anna, tre figli (Mattia, Sara, Micaela) ha, da subito, un problema residenziale; infatti dopo un sofferto trasloco da Venezia a Mestre viene colpito, nella seconda indagine, dalla nostalgia di Venezia. Sarà un accettabile compromesso a salvare la pace familiare.

Aldani è un commissario all’antica, ama indagare fidandosi del suo fiuto anche se non disdegna l’apporto di tecniche moderne. Ma è soprattutto quando si affida al gioco di squadra, alla Maigret, a dare il meglio di sé, come capita nella seconda indagine. Squadra che vince non si cambia, ed ecco la formazione: l’ispettore Manin, Zurlini, Vitiello il timoniere del mitico Tony (la vecchia inaffondabile lancia della questura), il capitano della Finanza Colucci e poi c’è Danieli il giornalista, ovvero “Schinco” (pennino spuntato in veneziano).

Aldani è sicuramente un personaggio affascinante, ironico, un bravo investigatore, insofferente alle gerarchie, alle carte e alle diplomazie e lo dimostra quando si trova coinvolto in casi importanti (nel primo caso si tratta dell’omicidio di un personaggio molto conosciuto e chiacchierato, nel secondo addirittura di un assessore comunale); casi che verranno risolti grazie a collegamenti con il passato dove hanno le loro radici e che sono l’occasione per alcune dissertazioni sui mali che oggi affliggono una città come Venezia, ma anch’essi nati in tempi ormai remoti.

Venezia è la grande protagonista di questi libri, il fondale vivo e reale dove le indagini si snodano al di fuori della retorica e della cartolina; notizie storiche, descrizioni di posti tipici come le zattere e i campi veneziani, dialoghi e citazioni dialettali, personaggi rappresentati in modo vero e soprattutto la cucina delle vecchie osterie con le specialità veneziane che solo i veneziani veraci possono apprezzare. Ma Venezia è anche lo sfondo di una serie di intrecci tra politica, affari e sesso che tra finzioni e qualche riferimento alla realtà ci regala storie di vero noir e la conoscenza di un vero investigatore come Nicola Aldani.

Le indagini di Nicola Aldani:

  • Acqua morta – TEA, 2015
  • Laguna nera – TEA, 2017

L’autore Michele Catozzi

Michele Catozzi è nato a Venezia, per la precisione a Mestre nel 1960. Si occupa di editoria e giornalismo; dopo diversi racconti pubblicati in varie antologie e riviste, con Acqua Morta inizia la serie del commissario Nicola Aldani.

Autore: Michele Catozzi
Titolo: Acqua morta
Editore: TEA
Anno: 2015