È possibile superare il passato? Tornare a vivere nonostante la sofferenza e i torti subiti? Perdonare e perdonarsi? Con Prima i bambini (Frassinelli), Toni Morrison, premio nobel per la letteratura nel 1993, ci porta in un mondo crudo, violento, dove possiamo toccare con mano le conseguenze del male che, consapevolmente o meno, gli adulti infliggono ai bambini. Bride, Booker e Rain, i tre personaggi principali, hanno visto e vissuto cose che un bambino non dovrebbe mai conoscere e ora, per poter andare avanti si ritrovano a fare i conti con il passato e cercare di dargli un senso.

Bride è una ragazza di straordinaria bellezza, con un lavoro di successo, che ha fatto della sua pelle nero-bluastra il suo punto di forza, tanto da accentuarla vestendosi unicamente di bianco. Eppure proprio questa carnagione scurissima è stata la causa di odio, razzismo e bullismo nella sua infanzia e soprattutto del rifiuto prima del padre – che l’ha abbandonata poco dopo la nascita senza nemmeno prenderla in braccio – e poi della madre, afroamericana dalla carnagione chiara. Per reagire alle sofferenze subite e in qualche modo prevenire possibili sofferenze future Bride ha costruito attorno a sé una maschera di cinismo e freddezza che la porta a non fidarsi di nessuno e che cade, anche se mai del tutto, solo nel rapporto con Rain e l’ex amante Booker.

Rain, bambina bianca un po’ misteriosa che Bride incontra nel suo viaggio alla ricerca di risposte da Booker, riesce con la sua tenacia e coraggio di fronte alle difficoltà e agli ostacoli che ha dovuto subire a far emergere un lato di Bride diverso, quasi materno.

Booker, ex-amante pieno di rabbia e segreti, non riesce a lasciare andare il passato, e il ricordo del fratello vittima di un crimine orrendo, per vivere il presente.

Accanto a loro altri personaggi minori, ognuno dei quali racconta la propria storia con la propria voce, mentre l’autrice sospende il giudizio e lascia al lettore il compito di interpretare, dare un senso alle azioni dei personaggi, collegare i fili.

Una storia breve che in certi punti assomiglia più a una bozza di romanzo – ci sono diversi dettagli che non vengono spiegati, storie che meriterebbero di essere approfondite meglio e personaggi che avrebbero molto di più da dire – ma non per questo meno potente. Prima i bambini ci costringe a riflettere e a renderci conto che come società ed esseri umani abbiamo fallito nel momento in cui non riusciamo a proteggere le persone più deboli e innocenti. Perché, realizza la madre di Bride alla fine, quello che fai ai bambini conta e potrebbero non dimenticarlo mai. E si rischia così di dare vita a un ciclo infinito – come sembrano suggerire le ultime parole. In mezzo a tutta questa crudeltà e sofferenza si intravede la speranza di un mondo diverso, dei personaggi mossi da sentimenti positivi, che aiutano gli altri senza pretendere nulla in cambio, ma rimangono nell’ombra, schiacciati da una realtà crudele.

Autore: Toni Morrison
Titolo: Prima i bambini
Editore: Frassinelli
Anno: 2015