La raccolta di racconti che la Falco Editore ha dato alle stampe ormai un paio di anni fa è nata per dare un ruolo da protagonista agli animali in eventi criminosi che riguardano gli esseri umani. Spazio dunque ai gatti e ai cani, le due razze amiche dell’uomo per eccellenza, ma anche a gufi, pipistrelli e serpenti velenosissimi.
13 i racconti noir che compongono l’antologia. 13 è il numero associato alla sommossa di Lucifero: un numero noir per eccellenza potremmo dire. A scrivere questi racconti altrettanti autori, in un collettivo che abbraccia tutta la Penisola. Si inizia facendo la conoscenza del gatto nero Anubi, raccontato da Bruno Morchio, si prosegue con i racconti di Luca Poldelmengo, Margherita Oggero, Patrizia Debicke van der Noot, Fabio Sanvitale, Valeria Corciolani, Enzo Restivo, Assunta Morrone, Arianna Destito, Alessandra Leone, Francesco De Filippo, Salvo Zappulla e si termina con quello di Mimmo Gangemi.
A coordinare il tutto Cristina Marra che nell’Introduzione ci spiega come già il padre della letteratura noir Edgar Allan Poe riconobbe le grandi potenzialità degli animali in una trama poliziesca e le indagini di Auguste Dupin sui misteriosi Delitti della rue Morgue (1841) conducono ad un inquietante orango serial killer di donne. Nel corso del tempo sono nate delle collane, come “I gatti che…” della scrittrice americana Lilian Jackson Braun che, sin dal 1967, dedica i suoi gialli ai siamesi, Koko e Yum Yum, validi e intuitivi aiutanti del giornalista-detective Jim Qwilleran. I gatti occupano la pole position dei detective del regno animale ed è un gatto quello che appare nella suggestiva copertina.
Nella postfazione è invece Marco Piva a ricordarci come James Anthony Froude, storico e letterato vissuto a cavallo del 1800, abbia scritto:
“Gli animali non uccidono mai per piacere, l’uomo è l’unico per il quale la tortura e l’uccisione di suoi simili sono fonti di divertimento”.
E questo pensiero si adatta perfettamente a quanto narrato in “Il miglior amico dell’uomo”, lo scritto di Poldelmengo. La storia ha a che fare con il narcotraffico, ed è un pugno nello stomaco. Senza tanti giri di parole ci si ritrova a essere spettatori della crudeltà e della violenza che questi trafficanti colombiani infliggono alle persone con cui “collaborano” e ai cani utilizzati per trasportare la droga dal Sud America. A vendicare tutti quanti sarà in questo caso un velenoso serpente, il famigerato Black Mamba.
Un libro che regala nuove prospettive agli appassionati del genere, che possono seguire le indagini su di un omicidio con gli occhi di un gatto, piuttosto che farsi attanagliare dalla paura di avere un serpente mortale in casa come capita al protagonista del racconto “Crotalus Adamanteus” di Sanvitale.
A cura di: Cristina Marra
Titolo: Animali Noir
Editore: Falco Editore
Anno: 2013