Lo scrittore e giornalista veneziano Roberto Ferrucci ha da poco pubblicato “Storie che accadono” (people), un libro in cui accompagna il lettore sulle tracce di uno dei più celebrati scrittori degli ultimi decenni: Antonio Tabucchi. In questa opera trova spazio anche un altro stimato autore italiano, Daniele Del Giudice, venuto a mancare recentemente dopo una lunga assenza a cui l’ha condannato l’Alzheimer.

Ferrucci ci porta sin da subito a Lisbona, trovandosi lì assieme alla compagna per omaggiare le ceneri di Tabucchi al Jazigo dos Escritores Portugueses II, in un percorso fatto anche a bordo del tram numero 28 come in Sostiene Pereira, l’opera più famosa dello scrittore toscano.

Nelle prime pagine racconta di aver conseguito la propria laurea con una tesi che aveva per oggetto di studio proprio due romanzi scritti da Tabucchi e Del Giudice, al tempo alle prime opere. In seguito li conoscerà di persona e con entrambi instaurerà un rapporto di amicizia.

Il libro si compone intervallando al “racconto di viaggio” aneddoti ed episodi senza un ordine temporale, come accade aprendo una scatola di fotografie. Ferrucci ci racconta della prima occasione in cui fece visita a Tabucchi nella sua Vecchiano, vicino Pisa. Impariamo, se ancora non lo avessimo saputo, che l’autore di Notturno indiano si trasferì in Portogallo, e che non mancarono tra loro occasioni di incontro, anche all’estero.

A impreziosire le pagine vengono inserite citazioni tratte dalle opere. È il caso di quella che appare anche nel esergo, estratta da Di tutto resta un poco:

La letteratura è sostanzialmente questo: una visione del mondo differente da quella imposta dal pensiero dominante, o per meglio dire dal pensiero al potere, qualsiasi esso sia.

Venendo allo scritto, Ferrucci confessa di prendersi molto tempo per portare alla conclusione un suo romanzo, lavorando molto sullo stile e non lasciando nulla di superficiale. Una scrittura che risulta quindi educata, capace di consegnare al lettore pagine intense in cui è davvero facile calarsi nelle situazioni narrate. Come non fare infine un parallelismo tra questo libro e Lo stadio di Wimbledon di Del Giudice? In entrambi i romanzi c’è un viaggio alla ricerca di uno scrittore che poi, alla fine, si rivela un viaggio dentro sé stessi e al significato che la letteratura assume rapportandosi all’umana esistenza.

Il libro lo consiglio a chi non si fosse ancora avvicinato alle opere dei due scrittori o volesse conoscerli meglio dal punto di vista umano: si rivela infatti un’ottima lettura per apprendere qualcosa di più sia della rispettiva produzione letteraria che della loro vita.

Autore: Roberto Ferrucci
Titolo: Storie che accadono
Editore: people
Anno: 2022