Un piccolo paese nel cuore della Castiglia, 200 abitanti e 12 librerie: è Urueña, un ispanico borgo medievale oramai conosciuto come Villa del Libro.

A sole due ore di macchina da Madrid, visitare questo piccolo paradiso per i lettori significa immergersi e perdersi in una grande e magica libreria a cielo aperto, restando incantati dalle librerie – ognuna diversa dall’altra –, e dal suo patrimonio culturale – mura di cinta, un castello, le chiese dell’Asunción e dell’Anunciada –.

Le librerie sono specializzate ognuna in un settore diverso e decisamente atipico, ad esempio presso la “Libreria Enoteca Museo del Vino” è possibile trovare letteratura scientifica e narrativa dedicata al vino; nella “Alcuino Caligrafía” si tengono corsi di calligrafia; tutto ciò che c’è da sapere sui tori lo si trova nella “Libreria El 7”; la Librería Alcaraván è un’importante risorsa per il genere artistico e musicale, soprattutto di stampo tradizionale; e così via.

I libri continuano ad esser presenti anche nella mostra permanente dal titolo “Ricordi di carta. Libri e carte della vita quotidiana” e nell’antico istituto di calligrafia antica, che offre svariati corsi sulle tecniche di scrittura presenti negli antichi manoscritti medievali.

Da non perdere è poi il Centro e-LEA, uno spazio di 1200 metri quadrati interamente dedicato alla lettura e scrittura, che oltre ad ospitare naturalmente una biblioteca, è anche adibito a sala esposizioni, salone per eventi, sede per seminari.

Urueña inoltre, in particolari occasioni quali la Giornata Internazionale del Libro – ogni 23 di Aprile –  o l’anniversario della città, si anima di conferenze, tavole rotonde, corsi di origami, concerti straordinari.

Non si tratta di un caso unico, la cittadina è entrata a far parte nel 2007 de “International Organization of Book Towns”, un’organizzazione internazionale di città-libro dove oramai decine di migliaia di turisti si recano annualmente in occasione di festival letterari o semplicemente per librerie dell’usato.

Urueña è finora l’unica città libro in Spagna riconosciuta a livello internazionale, la prima invece ad aver assunto questo titolo e fondato anche l’organizzazione è stata Hay-on-Wye in Galles nel lontano 1961 quando l’accademico Richard Booth decise di riempire i numerosi edifici vuoti della sua città natale con libri di seconda mano – iniziativa che già allora ebbe grande successo e attirò nuovi librai, mai più andati via.

Al momento Urueña attrae all’incirca 40.000 bibliofili l’anno.