Non mi sono fatto sfuggire l’occasione di tornare a leggere un romanzo hard boiled. La SUR ha pubblicato di recente un titolo che ancora non era stato tradotto in Italia: Shaft. Un detective nero sulle strade di New York è stato scritto da Ernest Tidyman nell’ormai lontano 1970.

Grazie alla traduzione di Ettore Capriolo è stato così possibile leggere la prima avventura di un personaggio, Shaft appunto, che è stato protagonista di un recente film con Samuel L. Jackson, che tuttavia non ho visto. E non è stato tanto il titolo del film ad avermi portato a questo romanzo, quanto la vicinanza del protagonista a quella blacksploitation di cui il regista Spike Lee parlava nella sua autobiografia. Un periodo nel quale vennero girati molti film pensati per un pubblico di afroamericani in cui le vicende erano incentrate su paladini che debellavano il crimine. Colonne sonore funk e costumi di conseguenza: siamo negli anni ’70. E infatti nel 1971 venne anche girato un film basato sul romanzo in questione.

L’autore del romanzo è tuttavia un bianco: Ernest Tidyman era di Cleveland e intorno alle vicende e ai guai di questo detective afroamericano scrisse alcuni romanzi; la serie terminò nel 1975 con la morte del suo personaggio in “The Last Shaft”.
Ma tornando a questa prima puntata, facciamo la conoscenza di un giovane, nemmeno trentenne, un tipo solitario, che non disdegna usare metodi poco amichevoli, come scaraventare un sicario giù dalla finestra senza pensarci due volte. La violenza fa parte del suo quotidiano, i rapporti con la polizia sono sempre al limite della reciproca sopportazione. Con le donne ha un grandissimo successo, potrebbe essere un rappresentante del genere macho. Affezionarsi a Shaft è inevitabile, in fin dei conti ha dei sani principi, insegue anch’egli l’ideale di giustizia ed è tanto sincero nelle sue azioni da sfidare i clan criminali apertamente, o venendo alle mani con un leader del movimento simil Black Panther Party quasi mettendoseli contro; lui, nero americano 100%.

L’esperienza di lettura è ottima, le pagine scorrono via una dopo l’altra e la tensione è sempre alta. Come tutti i libri del genere, questo titolo è per chi cerca emozioni forti, un po’ di sana e letteraria adrenalina, come avviene nel cinema vedendo i film proposti da Quentin Tarantino o Guy Ritchie. Ovviamente gran parte del divertimento è proprio nel linguaggio scurrile utilizzato dai vari personaggi, dalle vicendevoli minacce “colorite”. Se conosci un ragazzo che trova noioso leggere, regalagli un hard boiled e poi ne riparliamo.

Autore: Ernest Tidyman
Titolo: Shaft. Un detective nero sulle strade di New York
Titolo originale: Shaft
Traduzione: Ettore Capriolo
Editore: SUR
Anno: 2016