Tra le sponde del Tamigi e i quartieri malfamati della Londra Vittoriana di fine ‘800, prende vita la storia de Il Rubino di Fumo di Philip Pullman.

In un freddo, uggioso pomeriggio d’inizio ottobre del 1872, una carrozza si fermò davanti agli uffici di Lockhart & Selby, spedizionieri marittimi nel cuore finanziario di Londra, e una fanciulla ne discese e pagò il vetturino.
Aveva più o meno 16 anni, era sola e molto graziosa. Snella e pallida, bionda con gli occhi scuri, vestiva a lutto, con una cuffietta nera, sotto la quale spinse una ciocca di capelli che il vento aveva scompigliato. Si chiamava Sally Lockhart; e di lì a quindici minuti avrebbe ucciso un uomo.

In un’atmosfera rarefatta intrisa di nebbia, polvere di carbone e fumo d’oppio, Sally (la nostra giovane eroina) vuole scoprire cosa sia successo veramente a suo padre (morto in uno strano naufragio durante un viaggio d’affari).

Oltre alle incredibili storie legate alla figura del Marajah e del suo leggendario rubino, la storia racconta il commercio dell’oppio dalle colonie e il suo uso nelle fumerie nei bassifondi del porto londinese, dove megere senza scrupoli schiavizzano e terrorizzano giovani orfani, ricordandoci Oliver Twist di Charles Dickens.

E così, senza accorgercene ne Il Rubino di Fumo il lettore si trova a correre vicino a Sally per le strade di Londra, a tremare di paura insieme alla piccola Adelaide alla sola vista della Signora Holland, a fare il tifo per l’impavido Jim e a sperare che tra Sally e Frederick (prima o poi) nasca l’amore. Oppure ad avere la sensazione di vedere il cielo e le stelle per la prima volta.

Ma non era buio del tutto. La luna non c’era, ma le stelle… Non sapete cosa sono le stelle, se le avete viste solo dall’Inghilterra. Ai tropici le stelle fiammeggiano, non luccicano. E il mare… Era tutto fosforescente. La scia e l’onda di prua della nostra nave erano delle grandi piste vorticose fatte di miliardi di puntini di luce bianca, e nel mare dai due lati c’era un movimento di forme lucenti: pesci che guizzavano in profondità, grandi nubi scintillanti e veli oscuri, e più sotto piccoli gorghi di luce: una notte così ti capita di vederla una o due volte nella vita, e ti lascia senza fiato.

Anche se si tratta di uno dei primi lavori dell’autore e di un romanzo pensato per i ragazzi, Philip Pullman riesce a coinvolgere il lettore al punto di sentirsi parte del personaggio e questo permette di leggere i suoi libri tutti d’un fiato, sperando che subito dopo ce ne sia un altro.

Autore: Philip Pullman
Titolo: Il Rubino di Fumo – Sally Lockhart #1
Editore: Salani
Anno: 1985